Valentina Vitellaro riappare sotto Natale con due idee indicative: tovaglioli o centro tavola creati da tappi di sughero ed un originale portachiavi di jeans.
Il portachiavi di jeans pareva tornare all’origine dei jeans: i pantaloni dei cercatori d’oro, amati ed indossati addirittura da Giuseppe Garibaldi; pochi lo sanno, ma il tessuto jeans nasce a Genova e difatti il nome deriva dal francese “ blue de Genes”, blù di Genova.
Il blue-jeans è un tessuto di moda, nato però come gusto popolare e così riportato alle origini dalla nostra Valentina “scacciacrisi”
Natale è ormai, per eccellenza, la festa del superfluo ed è in contrasto con la ricorrenza della nascita di Gesù, nella gelida capanna.
Valentina sfrutta e rilancia la figura del tappo di sughero, “protagonista” principale nelle feste natalizie, la sua gloria è effimera: un semplice botto, seguito da entusiasmo (chi non spera di farsi scaramanticamente colpire?) ed un indecoroso salto in pattumiera.
L’idea di Valentina ha un messaggio: rivalutiamo il Natale per quello che rappresenta.
Valentina toglimi una curiosità, quanto ti sono costati i blue-jeans che hai usato per il portachiavi?i jeans li avevi comprati per seguire la moda o per necessità?
Il jeans utilizzato per il portachiavi è costato intorno ai 50/60 euro, ed è stato comprato per necessità: due anni fa lavoravo in un negozio e dovevo essere comoda. Poi la scorsa estate, mentre scendevo dal treno, ormai arrivata al mare, si è strappato e non è stato possibile recuperarlo se non con un’altra funzione.
E’ simbolico il frammento di un costoso jeans, capace di creare qualcosa di piccolo ed utile.Tu in generale cosa ne pensi della moda? L’hai mai seguita ? la disprezzi?
La moda è un fenomeno particolare, qualcosa che va osservato, che qualche volta va seguito, ma che sempre deve essere reinterpretato. Infatti non è detto che io stia bene con qualcosa solo perché è di moda, io ho una fisicità unica così come qualsiasi altra persona, ma soprattutto non posso essere paragonata a una modella di professione.
Trovo meraviglioso l’idea del sughero come tovagliolo o centro tavola, in teoria dei tappi di sughero possono imbandire una tavolata.
Come ti è venuta l’idea? come hai creato tutto questo?
L’idea è nata in collaborazione con mia mamma. Innanzitutto il tappo di sughero è uno dei materiali
principali quando si parla di riutilizzo o riciclo, in secondo luogo, essendo prossimi alle festività natalizie, abbiamo pensato a qualcosa che potesse essere inerente. Mia madre ha dato l’idea dei portatovaglioli, io di “inglobarli” in un centro tavola.
In generale cosa ne pensi del Natale e della sua commercializzazione ? credi ancora nella festività o la vedi solamente come una festa consumistica?
Apprezzi ancora il venticinque dicembre come unità famigliare?
A questo punto mi tocca fare una premessa: per una mia decisione personale, io non festeggio il Natale. Tuttavia, per rispondere alle tue domande, trovo riprovevole tutta questa commercializzazione, non solo a Natale, ma per qualsiasi altra ricorrenza. Purtroppo è una festa molto consumistica e molto lontano sia dal suo significato originario, sia da un significato che gli viene attribuito, ossia “essere tutti più buoni”, ma questo è un altro discorso. Per quanto riguarda l’unità familiare, credo che tutti i giorni bisogna impegnarsi per un obiettivo comune: stare bene con i nostri affetti.
Rey Brembilla
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