Sette milioni. Queste sono le donne che ogni anno subiscono violenza, in alcuni casi fino alla morte. Ieri amici e familiari piangevano due ragazze per l’accanimento di mariti, compagni o ex fidanzati. È un fenomeno che dilaga e di cui non si riesce a fermare il flusso.
La legge del febbraio 2009 sullo stalking sembra aver aperto uno spiraglio. Le donne denunciano. Le donne provano a difendersi, ma non sempre le richieste vengono ascoltate. I titoli di giornali e i lanci dei tg della settimana appena trascorsa sembrano riproporre la stessa notizia a loop. “Donna uccisa a Quinto”, “Donna uccisa a Lucca”, “Anna Rosa Fontana uccisa due volte”, “Uccisa in luna di miele”, “Donna uccisa a martellate”. Potremmo citare altri casi simili, ma con un solo comune denominatore. L’omicida è sempre l’ex non rassegnato o il marito geloso.
Il femminicidio è un fenomeno che ci interessa troppo da vicino. In Italia sono state 115 le donne uccise nel solo 2010. Secondo un’indagine diffusa il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il numero delle vittime è aumentato dal 2006 fino ad oggi. Un bilancio drammatico che non risparmia alcuna nazionalità.
Lo stalking è solo il preambolo dell’aggressione fisica e dell’omicidio. Si manifesta con comportamenti ossessivi di contatto, fisico o telefonico, ma anche con appostamenti e minacce. Lo stalker, se segnalato, ha un ammonimento da parte della Questura. Qualora si proceda con una denuncia, può essere incriminato con una pena che va dai sei mesi ai quattro anni. E poi? Non c’è controllo reale sulla persona, libera di riavvicinarsi con accanimento e rabbia. La legge ha portato i suoi frutti, ma non è efficace per la sicurezza della donna che ha subito violenza.
L’Osservatorio nazionale sullo stalking emana ogni anno una relazione con dati sconcertanti e che, da soli, fanno riflettere. Ogni giorno vengono denunciate per questo reato 17 persone. Su 7 milioni che hanno subito violenza, 2 milioni e 777mila da uno stalker. Le vittime sono donne per il 78,94 percento, gli stalker sono italiani per l’84,68% dei casi.
Roberta Santoro
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