Un hacker che smaschera le verità più impenetrabili dei governi mondiali. I servizi segreti che gli danno la caccia. Finte accuse di violenza sessuale per diffamarlo. Rivelazioni compromettenti che alla fine vengono fuori su tutti i principali organi di informazione internazionali mentre il protagonista si dà alla fuga minacciando di divulgare file segretissimi e scottanti in caso di pericolo. Non è (ancora) il soggetto di un film, ma è la trama del tanto discusso affaire Wikileaks e di Julian Assange, il suo fondatore. Siamo di fronte ad uno di quei pochi casi in cui la realtà supera di gran lunga la fantasia del più visionario degli sceneggiatori cinematografici. Sì perché la vicenda di Assange sembra lo script di un contorto spy movie che non aspetta nient’altro che essere messo sul grande schermo. Bugie, spie, e sesso. Tutti elementi di facile presa sul pubblico che fanno gola tanto ai grandi studios quanto alle compagnie di produzione indipendenti che, c’è da scommettere, sono già al lavoro per realizzare l’adattamento cinematografico neanche troppo romanzato della travagliata vicenda che ha coinvolto l’hacker australiano. Un’operazione – giusto per intenderci – sulla stregua dell’apprezzato “The Social Network” di David Fincher che ha immortalato sullo schermo la scalata online di Mark Zuckerberg .
Ad Hollywood le bocche sono cucite, ma è chiaro che l’interesse per Wikileaks c’è e cresce ogni giorno di più. Assodato che presto o tardi qualcuno farà un film su Wikileaks e Assange, la domanda che tutti si pongono è: “come ritrarre l’hacker nemico numero uno degli Stati Uniti?” Meglio eroe, giustiziere incompreso, o un criminale pronto a tutto? Quanto a chi debba interpretarlo i nomi che circolano nell’ambiente sono tanti. Daniel Craig, Tim Robbins, Ewan McGregor, Gerard Butler, Jude Law, ma stando ad alcuni rumors (non confermati), i più quotati sono Liam Neeson e Ralph Fiennes (entrambi anche molto somiglianti fisicamente al fondatore di Wikileaks). In ogni caso, dando per scontata l’imminente realizzazione di Wikileaks: The Movie, sul web c’è già chi si diverte a scovare il volto del cinema che meglio possa interpretare il protagonista di un eventuale pellicola su Wikileaks. Blog e siti dichiaratamente pro-Assange hanno dato il via da qualche giorno ad un vero e proprio cast virtuale, una sorta di gioco ad “Indovina la star”, con l’obiettivo di trovare la stella di Hollywood più adatta ad interpretare Assange. Per il blog di gossip e spettacolo Zap 2 it, Julian Assange dovrà avere un aspetto diverso a seconda della caratterizzazione che il regista vorrà dargli: un eroe, un criminale o un antieroe.
Per l’Assange eroe, il blogger Rick Porter propone quindi l’attore Paul Bettany (attualmente al cinema con The Tourist). Se Julian Assange fosse il bad guy della situazione, l’eroe cattivo – una versione della storia decisamente molto più gradita al governo americano e forse anche più appetibile per il pubblico – il volto più adatto secondo Porter sarebbe quello dell’indimenticabile interprete de “Il Gladiatore” Russel Crowe (a mio parere ci vedrei bene anche il Di Caprio oscuro di Shutter Island). Nelle vesti dell’Assange antieroe, la rosa di candidati potrebbe essere composta dagli attori inglesi Jeremy Renner (candidato all’Oscar con The Hurt Cocker) e Dominic West (Mona Lisa Smile); mentre se il film dovesse prendere la piega di una commedia brillante (magari scritta e diretta da Steven Soderbergh), i protagonisti ideali sarebbero Eric Bana (Troy) e Rob Lowe (Il primo dei bugiardi).
Enrica Raia
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