Saranno oltre 700 i luoghi di interesse culturale, artistico e paesaggistico, generalmente “inaccessibili”, aperti al pubblico il 23 e 24 marzo per la XXI Giornata di Primavera organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano. Una manifestazione, della durata di due giorni, che dal 1992 il FAI organizza per promuovere la conoscenza, la tutela e la condivisione del patrimonio storico-culturale italiano. Un’occasione unica per scoprire le bellezze dei propri territori, “invadere per una volta le città e sentirsi parte di una collettività che si riconosce nella cultura del nostro Paese. Vivere l’esperienza di tante storie diverse che raccontano un’unica grande storia, la nostra, attraverso capolavori dell’arte, ambienti meravigliosi e luoghi apparentemente familiari eppure sorprendenti. E “riconoscersi tra sconosciuti” grazie a questi sentimenti comuni”, come si legge sul sito dedicato alla giornata FAI di Primavera.
Anche Napoli si prepara ad aprire le porte dei suoi monumenti più celati: chiese, palazzi, ville e gallerie d’arte che custodiscono gelosamente i tesori della città. Ad entrare nel rinomato elenco stilato dal FAI la chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli, l’Archivio Storico del Banco di Napoli, la Basilica di San Giovanni Maggiore a Pignatelli, la Galleria Alfonso Artiago, la Chiesa di San Rocco alla Riviera di Chiaia. Tra le chicche, accessibili solo agli iscritti al FAI (l’iscrizione può essere effettuata anche in loco), la Villa Rosebery a Posillipo, nota per essere la residenza napoletana del Presidente della Repubblica, e l’acquedotto di Napoli, il serbatoio dello Scudillo (accessibile solo su prenotazione) dove si potranno scoprire i segreti dell’acquedotto napoletano attraversandone gli spazi esterni, la centrale di telecontrollo, le gallerie sotterranee.
Diverse le iniziative correlate alla XXI Giornata FAI di Primavera: alla Chiesa di San Rocco, sabato alle 17.30, si terrà il concerto Maestri Napoletani dell’Europa del XVIII secolo, che vedrà protagonisti Emanuele Cardi, Rossella Policardo e l’Ensemble giovanile della Pietà de’ Turchini. Sarà, inoltre, possibile effettuare visite guidate in lingua inglese e francese grazie al progetto “Arte un ponte tra culture” a cura dell’Associazione “Amici del FAI” che ha formato i Ciceroni in lingua. A guidare turisti e cittadini alla scoperta di queste perle rare del nostro patrimonio culturale saranno, invece, gli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti delle scuole napoletane che illustreranno caratteristiche e storia dei monumenti. Molte le scuole che hanno garantito la presenza dei propri “Ciceroni” in formazione: il liceo “Umberto I”, il liceo “Pansini”, il liceo “Vittorini”, la scuola media “Carlo Poerio”, il liceo “Galilei”, l’I.S.I.S. “De Nicola”.
Tra le iniziative in programma anche un concorso letterario per gli iscritti al FAI, dal titolo “Storia di primavera”: tre incipit (quello giallo scritto da Sandrone Dazieri, quello di narrativa scritto da Ivan Cotroneo e quello comico-satirico di Paolo Ruffini) attendono di essere completati con un finale da 140 caratteri, che includa la parola “primavera”. Dal 5 al 31 marzo è possibile inviare la propria storia; in palio, per i primi 3 classificati in ciascun genere letterario, soggiorni in località italiane della durata di due o tre giorni per riscoprire le bellezze nostrane.
Tra i luoghi d’arte, storia e cultura napoletana selezionati dal FAI figura anche il complesso dei Girolamini: conosciuto anche come complesso dei Padri Filippini esso comprende la Basilica, l’Oratorio dell’Assunta, la Cappella dei Dotti, la Cappella dei Bambini, la Quadreria, la Biblioteca e ben due chiostri; la struttura sarà aperta al pubblico per la Giornata FAI di Primavera di quest’anno. Tristemente alla ribalta, da qualche tempo, a causa dell’ormai celebre scandaloso furto alla cultura che ha visto implicato il direttore della Biblioteca dei Girolamini, Marino Massimo De Caro, accusato di aver depredato la Biblioteca di centinaia di preziosi e antichi volumi, il complesso dei Girolamini apre i battenti proprio a pochi giorni dalla condanna dell’ex direttore De Caro a sette anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici dopo essere stato sottoposto a processo con rito abbreviato. Stessa sorte anche per gli altri cinque imputati nella vicenda: cinque anni e quattro mesi e interdizione perpetua dai pubblici uffici per Viktoriya Pavlovsky; quattro anni e otto mesi e interdizione dai pubblici uffici per cinque anni per Alejandro Cabello e Mirko Camuri; due anni e otto mesi per Paola Lorena Weigandt e Federico Roncoletti.
Sara Di Somma
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