Mentre assistiamo al boom delle web series, il colosso You tube controllato da Google, si prepara a lanciare dei canali premium a pagamento. You tube permette da anni la visione e la condivisione di video su internet gratuitamente. Negli USA le web series, ovvero episodi di fiction realizzati per essere fruiti attraverso il web, sono in continua espansione, ma anche in Italia dal 2012 si stanno sempre più diffondendo. Queste vengono appunto pubblicate su canali come You tube, Vimeo. Complici dell’espansione sono i tablet e gli smarthphone. Le statistiche riportano che mensilmente c’è una media di circa 1 miliardo di persone che si connettono a YouTube trascorrendo una media di sei ore per utente. Il Financial Times, citando fonti interne all’azienda, ha annunciato l’arrivo dei canali You tube a pagamento. I produttori di contenuti sono sempre più orientati alla rete e questa sarebbe una vera e propria rivoluzione per i video.
YouTube sta lavorando da tempo alla realizzazione di canali premium, e ha investito circa 200 milioni di dollari nella realizzazione di questo nuovo progetto stringendo rapporti con molti grandi produttori cinematografici e televisivi americani e internazionali. Per YouTube è una svolta epocale, rispetto alla formula gratuita sostenuta dalla pubblicità. A chi crea contenuti questo offrirà un’ulteriore fonte di entrate.
I servizi a pagamento saranno serial TV o film con cui diverse emittenti televisive potranno offrire programmi a coloro che decideranno di abbonarsi. Formalmente la società ha affermato di non avere annunci da fare sulla questione, ma ha ammesso che sta lavorando alla creazione di una base di utenti abbonati. “Ci saranno canali di intrattenimento per i bambini, di animazione, di musica e molte altre aree tematiche a seconda del piano scelto ma YouTube non li ha ancora resi pubblici. Si parte da una tariffa base da meno di due dollari al mese” scrive The Globe And Mail.
Partiranno 50 sezioni tematiche e gli abbonamenti saranno da 1,99 dollari al mese. I guadagni che si avranno da questa nuova iniziativa potrebbero essere usati per finanziare la produzione di contenuti originali. Secondo la previsione dell’analista di Pivotal Research Brian Wieser, con il modello di business attuale Youtube si candida a chiudere il 2013 con entrate pari a 2 miliardi di dollari. Nei prossimi anni, secondo Bernstein Research, i ricavi potrebbero superare quota 15 miliardi, allineandosi a giganti come CBS e Viacom. Le stime di Cisco rivelano un salto in avanti anche nella fruizione dal mobile: nel 2017 il mobile video sarà il 66% del traffico dati generato dai dispositivi mobili nel mondo.
Giuseppina De Angelis
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